NEWS FROM THE NEAR FUTURE

30 anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

28 Ottobre 2025 | 8 Marzo 2025
a cura di Bernardo Follini e Eugenio Re Rebaudengo

Sedi:
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16, Torino
Museo Nazionale dell’Automobile, corso Unità d’Italia 40, Torino


News from the Near Future è la mostra collettiva organizzata in occasione dei trent’anni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Allestita in due sedi, qui, negli spazi della Fondazione e al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, la mostra ripercorre, attraverso un’ampia selezione di opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, tre decadi di impegno nella promozione della ricerca artistica contemporanea. Circa centocinquanta opere, realizzate dallə artistə più rappresentativə del percorso dell’istituzione, esplorano lo sviluppo del linguaggio e dei media artistici, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’installazione, al video, attraversando un arco temporale che parte dall’inizio degli anni Novanta e arriva a oggi.

Abbiamo scelto di raccontare la storia della Fondazione costruendo un archivio visivo e affettivo, non una cronologia ma un insieme che riunisce lə artistə e le opere coinvolte in questi trent’anni nelle nostre mostre, committenze, collaborazioni istituzionali, residenze e nei progetti formativi ed educativi. Come un grande ritratto collettivo, News from the Near Future rivendica il ruolo dellə artistə nell’affrontare i nodi e le istanze del presente, proponendo letture critiche e nuove interpretazioni della società.

La sezione della mostra ospitata in Fondazione confronta opere storiche e lavori recenti o mai presentati ai pubblici della Fondazione, attivando dialoghi transgenerazionali. Il progetto espositivo segue un orizzonte tematico suddiviso in tre sezioni. La prima è dedicata al tema del corpo e alle sue tensioni fisiche e psicologiche, attraverso confronti tra coppie di opere. La seconda introduce una lente sociale e politica per esplorare le aree di attrito tra identità individuale e collettiva. La terza propone immaginari futuri, abitati da soggetti ibridi sospesi tra intimità, desiderio e affermazione di sé. Il percorso espositivo inizia nella project room con Fade to Black(2013) di Philippe Parreno, installazione dedicata a frammenti di memoria evanescenti e si conclude con Electric Earth (1999) di Doug Aitken, videoinstallazione immersiva e onirica prodotta dalla Fondazione per la 48ª Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia.

La sezione della mostra ospitata al MAUTO ricostruisce genealogie che connettono la storia dell’arte recente alla storia della Fondazione, attraverso opere iconiche della Collezione in un percorso che enfatizza discendenze, dialoghi e frizioni. Il progetto espositivo segue un orizzonte tematico suddiviso in quattro sezioni. La prima ripercorre la rappresentazione del corpo dagli anni Novanta alle decadi successive, a partire dalla ricerca sul corpo inquieto e abietto e sulla sua performatività, tipica di quella stagione. La seconda ruota attorno ai temi del tempo, della storia, della memoria e del reenactment. La terza riunisce opere legate dall’idea di digitalizzazione, di virtuale e di smaterializzazione del corpo. La quarta e ultima è immaginata come un notturno, dove il corpo scompare per lasciar spazio a scenari da investigare. La mostra si conclude idealmente con la videoinstallazione The End – Rocky Mountains (2009) di Ragnar Kjartansson, un poetico e solitario concerto tenuto dall’artista e un suo collaboratore sulle Montagne Rocciose canadesi innevate, un invito ai pubblici a unirsi nell’ascolto.

Contestualmente alla mostra, una selezione di opere della Collezione è disseminata all’interno del percorso espositivo permanente del Museo dell’Automobile – appena aggiornato nei contenuti e completamente ripensato nelle modalità e negli strumenti narrativi – per valorizzare l’interazione istituzionale e il dialogo tra le rispettive collezioni: Convergenze è il titolo del progetto – a cura dello storico dell’arte Giacinto di Pietrantonio – volto a restituire una lettura aggiornata della storia e della cultura dell’automobile e a rileggere i rispettivi patrimoni attraverso nuovi paradigmi narrativi che ne evidenziano le numerose e inaspettate risonanze. Ciò che nasce dal connubio e dalla collaborazione tra le due istituzioni va oltre la semplice coabitazione, definendo un gesto curatoriale che amplia i codici del racconto museale, che invita il pubblico a nuove forme di lettura e confronto. Questo orientamento si inserisce in un piano di aggiornamento strutturale del MAUTO, che coinvolge contenuti, dispositivi espositivi e linguaggi comunicativi.

Il titolo della mostra deriva dalla videoinstallazione dell’artista Fiona Tan, realizzata nel 2003 ed esposta nell’auditorium della Fondazione. Montaggio di estratti da cinegiornali dell’inizio del secolo scorso, prelevati dagli archivi del Filmmuseum di Amsterdam, News from the Near Future di Tanè un repertorio visivo che indaga la relazione tra l’essere umano e l’acqua, dalla sua funzione familiare, alla sua potenza distruttiva amplificata dall’emergenza climatica. Come l’opera, la mostra si propone di cucire insieme frammenti di differenti storie, materiali di un archivio collettivo e di una memoria attiva, per restituire nuove visioni e possibilità, sempre sensibili alle urgenze del mondo contemporaneo.

La collaborazione con il Museo Nazionale dell’Automobile si iscrive nella missione della Fondazione di creare sinergie con altre istituzioni culturali del territorio, in questo caso con un Museo che ha avviato un nuovo corso programmatico, per affermarsi non solo come luogo di conservazione e memoria, ma vero e proprio dispositivo di contemporaneità.